mercoledì 11 giugno 2014

Addio ç.ç

La pigrizia ha avuto la meglio: blog pubblico, smetto di aggiornarti!
Se qualcuno mi legge sul pubblico, parli ora o taccia per sempre!

martedì 3 giugno 2014

That's me

Pur essendo aracnofobico, sono in grado di stare dieci minuti con la pelle d'oca a cercare di far salire il ragno che mi sono trovato in bagno su un segnalibro per metterlo fuori alla finestra invece di ucciderlo.

venerdì 30 maggio 2014

Se mai dovessi...

Se dovessi scegliere tra diventare sordo, muto, o cieco, cosa sceglierei? Non so per quale motivo dovrei mai prendere una decisione del genere, ma... e se dovessi dare una risposta a questa domanda?
Nonostante cantare sia il mi sogno, sceglierei sicuramente di perdere la voce.
La vista mi serve per guardare la bellezza del mondo. Sono in grado di assorbire felicità dalla visione di cose belle. E poi ho paura a camminare nel buio. Mi serve.
L'udito mi serve per le percezioni. Perchè sono un po' paranoico, e senza avere il completo controllo sull'ambiente che mi circonda mi sentirei perennemente impaurito ed indifeso. E per la musica ovviamente, che è ciò che di più caro ho al mondo, energia del mio cuore. Mi serve.
La voce... Sono sempre stato molto silenzioso, tendo più ad essere una persona passiva che ascolta che non una attiva che si esprime. Mi chiedo quanta differenza farebbe. Oltretutto il mio veicolo espressivo più efficace è sempre stato la scrittura, non la parola. Mi serve meno delle altre.
Mettetemi a viaggiare, a camminare da solo in qualche luogo ancora da esplorare, ad osservare le bellezze del mondo e ad ascoltare la mia musica, e sarò ugualmente la persona più felice di questo pianeta, anche senza poter parlare.


Human

Negli ultimi anni è già successo due o tre volte che un gabbiano sia caduto o atterrato per sbaglio dentro il chiostro interno del mio palazzo e che ne sia rimasto intrappolato dentro. Il chiostro sarà un 7x7m, di pianta quadrata, non è piccolissimo. Ma è alto, per l'esattezza 7-8 piani, e l'unica uscita è, per l'appunto, escluse le finestre che ci si affacciano, il tetto scoperchiato. I gabbiani non sono elicotteri, che riescono a volare in verticale, hanno bisogno di prendere lo slancio per poter volare, e dunque puntualmente non riescono a tornare in cima al chiostro e rimangono intrappolati dentro, alla base. Ci provano. Cercano di salire un pochino per gradi, aggrappandosi a qualche sporgenza o a quale filo dei panni, riutilizzando poi questi come trampolini di lancio per salire di un altro pezzettino. Ma non ce la fanno, arrivano ad un certo punto che gli appigli sono troppo piccoli o troppo sottili, o che non ce ne sono affatto, e ricadono sempre giù, rischiando pure di ferirsi. Come un essere umano che cerca inutilmente e disperatamente di risalire un pozzo dalla superficie quasi totalmente liscia.
Negli anni precedenti erano intervenuti i vigili del fuoco, che però hanno ribadito più volte che non rientrava nelle loro competenze. Ieri, dunque, non è intervenuto nessun aiuto esterno. Se ne è accorta mia madre, che ha coinvolto altre persone del palazzo, e se ne sono occupati loro. Che si sia trattato di lanciargli un po' di pesce per non farlo morire di fame, di calargli un secchietto d'acqua per farlo bere, di tirare giù un cestino attaccato ad una corda nella speranza che ci entrasse per tirarlo su, di gridargli e di sbattere cose per spaventarlo e farlo andare nella direzione giusta, o anche solo lo stare lì affacciati a guardare preoccupati per la sua sorte, la cosa mi ha stupito e commosso. Per essersi presi cura a quel modo di un animale che per l'uomo non ha nessuna valenza o importanza (non è un animale domestico), forse l'essere umano non è ancora diventato quella bestia egoista ed insensibile che vuole far sembrare.

domenica 25 maggio 2014

Ancient memories 2

Novembre

Ho avuto una visione ad occhi aperti. Un po' come succede nei film, avete presente?
Ero in macchina, non stavo guidando. Ero un po' assorto nei miei pensieri, guardavo fuori dal finestrino, quando... così, senza nessun motivo, senza nessun collegamento, non so spiegarmi il perchè, mi è comparsa davanti agli occhi questa immagine. Immagine legata ad un pensiero: “mi piacerebbe stare con una ragazza che sappia cantare o che sappia suonare uno strumento”. E poi la scena, come se stessi guardando un film proiettato sul finestrino che avevo davanti agli occhi. Eravamo io e lei, nella nostra casa, in un futuro nel quale forse convivevamo, o eravamo addirittura sposati. E ci trovavamo spesso a cantare insieme, o a fare un controcanto (lei acuto ed io basso); oppure lei che suonava ed io che cantavo, e componevamo insieme. Ci divertivamo a giocare con la musica. E cantando ci scambiavamo sguardi, sorrisi, risate. Mi piaceva tantissimo tutto questo, ed ero felicissimo. Poi la scena è anche saltata a qualche anno più avanti. Ero diventato adulto, avevo un aspetto maturo, responsabile, compiuto. Tornavo dal mio lavoro, che alla mia vita offriva una solida stabilità ed un equilibrio rasserenante. Rientravo a casa, dove mi aspettava invece la mia più grande fonte di luce e di serenità: la mia famiglia. Avevo creato con lei il mio nucleo familiare, ed avevamo anche un bambino piccolo. Ero adulto, si, ma allo stesso tempo avevo addosso l'entusiasmo di quei genitori alle prime armi, e questo mi faceva sentire più giovane e fresco che mai. Avevo così tanti progetti e così tante idee per lui! Non facevo che giocare con il nostro bambino, mi piaceva dedicargli mille attenzioni, portarlo ovunque e fargli fare di tutto. Ero un padre meraviglioso, e lui mi adorava. Nella visione mi sono visto aprire la porta di casa, nel mio lungo cappotto nero elegante. E davanti a me, ancora fermo sulla soglia, nel biancore della sala illuminata dal sole, ho visto lei, mia moglie, ed il nostro bambino, entrambi dolcemente addormentati sul divano. Le braccia di lei intorno a lui, come ad abbracciarlo, come a proteggerlo. Lei si era sicuramente sdraiata lì con lui per cercare di farlo addormentare, ed alla fine aveva ceduto lei stessa. I loro visi erano sereni. E lei era bellissima, una creatura angelica, ciò che di più bello avessi mai visto. E' stato meraviglioso.

mercoledì 21 maggio 2014

First

Non avevo mai osservato quella parte di terrazzo da lì sotto, da una prospettiva diversa. Non sapevo nemmeno che si vedesse, in realtà. Ero a faccia a terra, gli occhi accecati dal sole, ma guardavo. E guardando mi è rivenuto in mente un ricordo, legato proprio a quell'esatto angolo di terrazzo. Riuscivo quasi a rivederla, quella stessa scena, ripetersi di nuovo, ma stavolta con occhi esterni.
Alcune volte mi scopro un inguaribile romanticone, capace di lasciarsi andare a ricordi e ad immagini così dolci e malinconiche.

In Italia

Ho ricevuto un educazione non adatta all'Italia. In Italia è meglio essere ignoranti.

lunedì 12 maggio 2014

O mondo

Ho voglia di viaggiare.
Mondo, su che parte del corpo vuoi che io ti accarezzi, stavolta?

venerdì 9 maggio 2014

Ping pong

E' un po' di tempo che quando mi scopro bravo in qualcosa lo scrivo in qualche post, così da non dimenticarmelo. Anche a testimonianza per il futuro, se un giorno vorrò ricordarmi di com'ero da giovane, di quello che sapevo fare, delle cose in cui ero bravo, delle cose che mi riuscivano bene, senza appoggiarmi ai ricordi, così mutevoli ed inaffidabili.
A tal proposito, mi stupisco sempre delle mie abilità a ping pong, nonostante io non ci giochi mai. A parte che mi da una tale soddisfazione ed un tale piacere giocarci che a volte mi chiedo come mai io non lo abbia intrapreso a livello più serio. Ma più che altro a volte mi lascio completamente esterrefatto per determinate cose che mi capita di fare naturalmente durante le partite. Come ad esempio quando la palla schizza così velocemente e la mia mano si dirige nella precisa direzione ancora prima che i miei occhi riescano a vederla, o a capire, o ad inviare l'informazione al cervello. O la precisione, la naturalezza e l'eleganza con la quale mi riesce di colpire la pallina sempre al punto esatto, in qualsiasi modo mi venga lanciata contro, come se avessi una tale esperienza da conoscere già tutte le possibili situazioni che il gioco può offrire, come quando si fa una partita a tris e si gioca tranquilli perchè già si conoscono già tutte le combinazioni possibili. O, ancora di più, quando lascio la pallina, velocissima, oltrepassarmi convinto che questa esca fuori dal tavolino, per poi sentirla invece toccare il tavolino soltanto con l'orecchio ed effettuare un movimento di mano e di polso tanto veloce e tanto preciso, alla cieca, da riuscire a recuperarla perfettamente, come se avessi fermato il tempo, o rallentato quello della pallina, ed avere avuto tutto il tempo di raggiungerla, dietro di me.
Tutto ciò mi fa pensare di avere degli ottimi riflessi e degli ottimi tempi di reazione.

mercoledì 30 aprile 2014

Are you in love?

Camminavo per una via stretta, pedonale. Avevo le cuffiette nelle orecchie. Una melodia dolce, lenta, romanticissima, di quelle che fanno innamorare.
L'occhio mi è caduto su una ragazza che era appena uscita per strada da una pizzeria a taglio. Probabilmente lavorava lì, infatti è rimasta fuori il locale e non si è allontanata. Forse aveva qualcosa da sbrigare con i clienti seduti al tavolo fuori, non so: aveva attirato la mia attenzione per la sua bellezza, quindi non stavo badando molto alle sue azioni. Poi mi sono reso conto che stava parlando a qualcuno dall'altra parte della strada (che come ho detto era stretta, quindi la distanza non era molta). Dall'altra parte della strada c'era un ragazzo, anche lui giovane, probabilmente proprietario del negozio che stava di fronte la pizzeria a taglio, che approfittando del momento morto dell'ora di pranzo si era messo li fuori a dare una lavata ai vetri delle vetrine. Li ho visti scambiarsi qualche frase da una parte all'altra della strada, con fare scherzoso e con confidenza. Stavo ascoltando musica, quindi ero sordo al mondo e non ho sentito cosa si stessero dicendo, ma dalle espressioni mi sono divertito ad immaginare che lei gli avesse detto qualcosa di simpatico tipo “ah, oggi siamo di pulizie, eh?”, e giù di li qualche scambio di battute leggere su quella scia. Lei era radiosa, sorrideva sempre, era era bellissima. Di quelle persone così solari che non riescono a non contagiarti in qualche modo, che non puoi evitare di averci a che fare senza sorridere a tua volta. E poi si muoveva avanti ed indietro come se avesse dovuto rientrare urgentemente in pizzeria ma volesse anche rimanere li fuori a scambiare qualche frase in più con lui, quindi esprimeva molto dinamismo. Lui invece, immobile sulla sua posizione, con il volto addolcito, passivo al fare incalzante di lei, esprimeva per lo più timidezza.
E' stato un attimo, questione di un paio di secondi, ma hanno espresso tantissimo ed io sono riuscito a cogliere altrettanto. La timidezza, l'interesse, il calore e la piacevoleza di quello scambio di battute, l'atmosfera di confidenza ed intimità con la persona che ti lavora di fronte e che hai davanti agli occhi tutti i giorni. E' stata una scena incredibilmente tenera.
Lei alla fine è rientrata in pizzeria. Nel momento in cui sono passato, un istante dopo, sulla linea retta che idealmente avrebbe unito i due, la mia attenzione è caduta stavolta su di lui. Era chinato sul secchio azzurro, probabilmente per immergere di nuovo lo straccio nel detersivo e rimettersi quindi a pulire le vetrate. Ma si era bloccato, era immobile, lo sguardo imbambolato a guardare l'acqua dentro al secchio. Con un sorriso sulla bocca che esprimeva tutta la dolcezza e la felicità di questo mondo: lei gli aveva parlato!
Non siamo forse meravigliosi? Quanta bellezza in questo mondo!

Spero che si mettano insieme.

domenica 27 aprile 2014

Programma

Programma per i prossimi mesi:

Lunedì:
  • Bicipiti, addominali alti, addominali bassi
  • Inglese

Martedì:
  • Tricipiti, addominali alti, addominali bassi
  • Giapponese

Mercoledì:
  • Pettorali, addominali alti, addominali bassi
  • Dizione italiana

Giovedì:
  • Dorsali, addominali alti, addominali bassi
  • Francese

Venerdì:
  • Spalle, addominali alti, addominali bassi
  • Spagnolo

Sabato:
  • Gambe, addominali alti, addominali bassi
  • Canto

Domenica
  • Chittesencula
  • Chittesencula un altra volta

Però stavolta seriamente eh, non fare il solito cazzone...

venerdì 25 aprile 2014

Ripiego

"stamattina mentre dormivi sono passata, ridevi"

"ridevo?"

"sognavi"

Welcome

La linea estetica del nuovo pc.
L'incredibile piacevolezza della tastiera, così leggera e morbida sotto le mie dita.
L'avere di nuovo tutte le mie cose.
Poter di nuovo avere tutta la musica che voglio sul pc.
Avere un audio di alto livello in grado di farmi librare l'anima.
Poter di nuovo utilizzare i miei programmi preferiti.
Avere finalmente una cosa che sia mia.
Avere di nuovo accesso al mio file dei post.
Tante piccole cose che messe insieme mi rendono felicissimo!
Welcome home, Lenovo.

(Senti come esplode di musica sta stanza oggi, ma che è oh!!!)

martedì 22 aprile 2014

Pasquetta '14

Comincio ad apprezzare la natura e le cose semplici.
Una casa immersa nel mezzo di ettari ed ettari di campagna.
Un cane che ti viene incontro al tuo fischio e che, seduto sotto la tua sdraia, starebbe le ore a farsi accarezzare il muso.
Trovare una canna di bambù, spezzarla, a farne un bastone da viaggio.
Farsi largo tra le spighe alte un metro e mezzo, sbattendo il bastone nel terreno per allontanare i serpenti.
Prendersi cura di un bambino, girarsi ogni due secondi per controllarlo, e lasciarsi trascinare nel suo mondo così semplice e fantasioso.
Essere circondato di persone che ti vogliono bene.
Le passeggiate per le strade sterrate.
La libertà.
E' bello, veramente bello. Se non fosse per questa stupida allergia al verde...


sabato 19 aprile 2014

Positività

Mi sto stupendo veramente tanto della positività raggiunta dalla mia personalità negli ultimi anni. Sono diventato una persona incredibilmente positiva! Sarà stata una crescita graduale, un cambiamento molto lento, e, vi dirò, pure involontario, ma sento che ora si è pienamente realizzato, che ha raggiunto la sua completezza, che il processo ha toccato il suo fine ultimo. Niente riesce più ad abbattermi, a stroncarmi, a mettermi in ginocchio, e riesco a vedere sempre il lato positivo di ogni cosa.
Anche tutte queste cose che mi sono successe - Serena, Lucky, il computer, la delusione per i colloqui - sono contento che siano successe tutte insieme, una sopra l'altra, nello stesso periodo. Perchè da adesso avrò modo di rialzarmi in piedi.

sabato 5 aprile 2014

Post Emirates

Probabilmente ne farò un post un po' più approfondito, ma... che profondissima delusione.
Sono stato lì a sognare per qualche ora. Vedendo quei video, leggendo quelle immagini, ascoltando quelle parole. Era tutto così bello da metterti i brividi. Tutto come avevo sempre immaginato e voluto. Ed io ero lì, perfetto, impeccabile, determinato, pronto ad affrontare il mondo intero. Ero lì, e potevo quasi toccarlo con mano quel sogno.
Ma non sono stato ritenuto all'altezza nemmeno di essere preso in considerazione. La cosa che più mi fa male è di essere stato scartato senza  nemmeno avere avuto la possibilità di presentarmi, di esprimermi, di farmi conoscere, di dire una parola, di mettermi in gioco. Con una tale leggerezza. Mi sarebbe stato bene provare e non riuscire. Ma non darmi nemmeno la possibilità di provare...
Sono incredibilmente amareggiato.

***

Ma negli ultimi anni sono diventato una persona incredibilmente positiva, che riesce a vedere il lato positivo in tutto quanto. Dunque...
_E' stata la scusa per tagliarmi i capelli. Sto molto meglio.
_E' servito come esperienza. Al prossimo tentativo avrò già un idea di come funziona.
_Mi ha dato una svegliata. Probabilmente ora contatterò diverse compagnie aeree e mi butterò a tutti i loro colloqui.
_Mi ha dato una svegliata, di nuovo. Perchè mi rendo conto solo ora di quanto sono stato stupido a non sfruttare questi mesi in nulla di produttivo. Vorrei rafforzare un po' il mio inglese, tenerlo in allenamento, e magari conseguire qualche attestato. Poi vorrei riuscire almeno a tenere a mente quelle quattro cazzate di giapponese che avevo imparato, e magari provare a spiccicare due parole. Ancora, vorrei ottenere un minimo minimo di competenza con il francese e lo spagnolo, che le basi già ce l'ho e non mi ci dovrebbe volere molto. E devo finire gli esami del patentino europeo.

venerdì 21 marzo 2014

20 Marzo 2014

Ho perso una persona che mi ha amato incondizionatamente. Che ha amato solo ed esclusivamente me. Che mi reputava il suo ragazzo perfetto, nonostante tutto. Che ha accettato di cambiare per me. Che ha dedicato tutta la sua vita nel tentativo di rendermi felice. Che avrebbe accettato qualsiasi condizione pur di potere rimanere al mio fianco. Che mi considerava la sua unica ragione di vita. Che aveva una purezza tale del nostro rapporto che sono sicuro non ritroverò mai in egual misura in nessun altra persona. Ho perso una persona splendida. Ma destino ha voluto che fossi io a non amare lei. Che crudeltà.

venerdì 7 marzo 2014

Aaaww :3

Credo che una delle azioni più vicine al puro senso di libertà sia quella di poter appoggiare i piedi ovunque tu voglia.
Un po' come per tutte le cose che in teoria non sarebbero permesse.

Aaaww :3

venerdì 28 febbraio 2014

Bagno

Quando faccio il bagno nella vasca ne esco sempre con l'orribile sensazione di sporco, un po' come se mi rimanesse addosso una patina d'olio che non se ne può più andare.
Ancora non capisco perchè una volta ogni un paio d'anni io ci riprovi sempre.

***

Oddio che strana sensazione. Mi sembra di essermi denudato.

lunedì 24 febbraio 2014

All'aria aperta


Sono stato dal veterinario con Lucky oggi. Siccome quando ci andiamo la vedo sempre come un occasione per mostrare a Lucky il mondo esterno, allora al ritorno ho voluto fare una tappa particolare. Era una splendida giornata di sole, e mi sono fermato sul lungo mare. Mi era capitato in passato di farle vedere il mare dal finestrino, ma stavolta siamo proprio scesi e ci siamo messi sul muretto, io seduto e lei nella gabbietta trasparente, in faccia al mare. La gente che passeggiava, i gabbiani sparsi per la riva, qualcuno che correva sulla spiaggia con il cane, il mare ed il cielo che brillavano. Inizialmente lei era spaventata, però poi mi sembra che si sia abituata a tutto: alle persone che ci passavano accanto (era molto affollato), alle macchine per la strada, ai bambini che camminavano rialzati sul muretto e scendevano solo una volta arrivati davanti alla gabbietta, all'aria aperta. Tant'è che alla fine credo si sia rilassata e messa a dormire piacevolmente inondata dal sole. Saremo stati più di un ora, e per fortuna mi ero portato qualcosa da leggere. Dunque siamo stati li per molto, tranquillissimi, con la gente che passava e sorrideva guardandoci, con le vecchiette ed i bambini che si fermavano a fare i complimenti a Lucky. Credo sia stata la cosa più bella che io abbia fatto negli ultimi mesi qui ad Anzio. Ho sempre fantasticato sul fatto di avere un cane solo per doverlo portare fuori ed avere, così, la scusa per poter dedicare un po' di tempo a me stesso all'aria aperta, senza fare nulla in particolare. È stato piacevolissimo.
Mi piacerebbe abituare lucky ad uscire di casa, anche solo per stare un oretta sul lungo mare a prendere il sole. Lo farei per lei, ma porterebbe incredibili benefici anche a me. 

sabato 22 febbraio 2014

Eki he iku toki

Il porto è troppo bello all’alba. Peccato che se esco a quell’ora è perché sono di fretta.

venerdì 21 febbraio 2014

Gusti

È parecchio sorprendente come possano cambiare ed evolversi i gusti di una persona nel corso degli anni.
Ero a Roma, sono casualmente finito al Vaticano, ed ho rivisto San Pietro con occhi più vecchi di qualche anno dall’ultima volta. Sono rimasto affascinato dalle statue che circondavano tutta la piazza, dalla loro naturalezza, dalla loro realisticità nei movimenti e nelle espressioni, dalla loro bellezza, e mi sono messo a guardarle una per una, quando magari qualche anno fa non gli avrei dato molta importanza. E così anche altre cose. Negli ultimi anni ho sviluppato un forte interesse per l’antico, per l’araldica, per gli arredi in legno scuro, per l’architettura, per gli antichi strumenti scientifici, per il design di oggetti e gioielli, e tantissime altre cose che prima non suscitavano in me così tanto fascino.

Sto invecchiando bene :3

giovedì 13 febbraio 2014

Old

Ma ve lo ricordate quando non c'erano ancora offerte per i messaggi gratis, e ci si faceva gli squilletti per dire "ti sto pensando"? O quelle volte, invece, che partivano dei duelli con gente che ti squillava con l'anonimo: quelli provavano a fare lo squillo più breve possibile, e noi cercavamo di rispondere in tempo per fargli spendere soldi. Si usava addirittura un termine apposito: "seccare" la chiamata. E ancora, quando sentivamo le interferenze dei cellulari mentre ascoltavamo i nostri lettori cd e ci aspettavamo una chiamata o un messaggio da un momento all'altro. Che poi avevamo imparato a distinguere i falsi allarmi dai veri, dal suono delle interferenze. Ce li avete mai avuti, invece, quei modem così vecchi che quando ti collegavi ad internet lo sentivi comporre numeri da solo e cominciare a fare fastidiosissimi stridii?
Quanti ricordi piacevoli.

lunedì 10 febbraio 2014

Truman Show

E’ capitato un po’ a tutti quanti, credo, di aver fantasticato almeno una volta di essere in una specie di Truman Show. Beh, io da piccolo ci fantasticavo sopra molto spesso. L’idea mi piaceva, avrei voluto veramente che fosse così. E ora vi spiego anche perché, è semplice. Io ho sempre sofferto dell’opinione che gli altri hanno di me. E non è una semplice paranoia, perché effettivamente quasi nessuno riusciva a farsi un idea positiva di me. Ero sempre il coglioncello di turno, il soggettone, il tipo strano, eccetera eccetera. Insomma ero quello che ero. Ma la gente mi giudicava solo dalle apparenze, per quello che sembravo, per quello che non riuscivo a dimostrare o che non ero capace ad esprimere. Se avessero potuto guardare dentro di me invece, conoscermi per quello che ero, frequentarmi in confidenza, avrebbero scoperto che avevo tantissime buone qualità, che avevo tanto da esprimere e da dare, che ero una persona buona e fedele, qualcuno che nessuno si sarebbe pentito a prendermi al suo fianco. Ed ecco allora che la fantasia di Truman diventava una scappatoia, ed assumeva per me la forma di un utopia: una mondo in cui in realtà tutte le persone del mondo mi conoscevano veramente per quello che ero, perché avevano sempre seguito la mia storia dal punto di vista della mia anima, che conoscevano quindi la mia reale indole, e che dunque erano in grado di apprezzarmi. Mi consolava immaginare che, se anche si trattava solo di una stupida fantasia irreale, ci potesse veramente essere anche solo una minima possibilità che fosse veramente così. Sarebbe stato giusto.
Non mi capita più di pensarci tanto spesso, adesso. E se mi capita, è per lo stesso motivo di tutti gli altri: puro divertimento della mente. In questi casi faccio un ghigno beffardo e soddisfatto, e penso: “beh, perlomeno con tutto il cambiamento che ho fatto gli avrò come minimo offerto uno spettacolo televisivo degno di nota!”.

Di questo mio modo di ragionare è rimasta solo una traccia nel rapporto che ho con Dio. Perché penso: “se mai un Dio onniscente dovesse esistere per davvero, starei tranquillo di essere nelle sue grazie. Perché lui mi conoscerebbe nel profondo e saprebbe che sono una brava persona”. Non per presunzione, ma per onestà.

giovedì 6 febbraio 2014

Fiuu

Oddio che brutta frase che ho pensato :-/
Ma tanto voi non la saprete mai, ed io me la sarò dimenticata. Tiè.

Scrittura, che pa... ssione.

Continuo ad avere tante idee per i post, me li appunto pure... solo che poi per pigrizia non li scrivo.
Nell'ultimo anno la mia voglia d scrivere è calata drasticamente. Una volta era un bisogno, una necessità, adesso è quasi un peso, una cosa da dover fare. Poi magari quando comincio a scrivere un post mi ci chiudo pure eh, e mi piace, solamente che al solo pensiero di dovermi mettere lì a scrivere un post penso "che palle, non mi va". Un po' come la mia pigrizia per i libri: una volta iniziati magari me li divoro, ma al solo pensiero di iniziarne uno ho il rifiuto. Infatti non capisco se è una questione di pigrizia che sta prendendo il sopravvento, o se invece il mio cervello si trova più comodo quando fa attività che lo impegnano passivamente tipo vedere la puntata di un anime o giocare ad un videogioco, rispetto ad una pratica che necessità un cervello attivo come la scrittura, e quindi preferisce oziare nelle prime. Che poi sarebbe una questione di pigrizia anche questa. La seconda ipotesi non mi piace per niente, comunque. Ao, cervè, io non voglio che ti abitui così eh...

domenica 2 febbraio 2014

Osservando...

L’immaturità è quando alla radio cambi continuamente canale finchè non trovi una canzone che ti piace. E quando finisce quella e ne viene un'altra che non ti piace ricominci a cambiare, e cerchi, cerchi, cerchi, e ti impazzisci perché non trovi mai nulla.

La maturità è quando rimani sintonizzato su un buon canale, e anche se una canzone non ti piace la lasci passare, perché sai che sicuramente non tra una, non tra due, quelle che ti piacciono arriveranno subito dopo.

martedì 28 gennaio 2014

The savior



Nero. Come se volesse soffocarti, caderti addosso, dirti che non potrai mai essere felice.


Ah, se solo avessi una scala! Salirei in cima, con una manata diraderei tutte le nuvole, e pulirei così il cielo, per tutte le persone del mondo.

sabato 18 gennaio 2014

Abacus

È assurdo che cominciamo a tenere il conto dal momento in cui ci affacciamo al mondo e non dal momento in cui prendiamo realmente forma come esseri viventi.

Contiamo gli anni di esperienza, non gli anni di vita.

venerdì 17 gennaio 2014

Edizioni Limitate

Non ho più ombra di dubbio, ormai, sul fatto che quando viaggio sono un'altra persona, completamente diversa. E’ un po’ come se avessi un altro io, dentro, che è la manifestazione più libera ed esplicita della mia reale essenza, che si manifesta solo il quelle determinate circostanze. La cosa bella, però, è che lo stacco tra le due non avviene in modo immediato. Perlomeno quando ritorno, forse quando parto si. Dunque quando ritorno il passaggio avviene in modo graduale, mi porto dietro le tracce dell’altro me, e per un giorno o due riesco ad essere il me libero e pazzerello anche qui, a “casa”, dove normalmente non lo sono. E’ figo.

***


E’ incredibile come anche dopo aver vissuto un intero mese con uno stile di vita completamente diverso dal solito, basti un solo giorno per tornare alle vecchie abitudini di sempre. Credo che siano in qualche modo collegate al luogo in cui ci troviamo: il cervello riconosce il posto e gli associa immediatamente le abitudini a cui era abituato. Che cosa stupida.