sabato 28 luglio 2012

Elisir

Ogni volta che ti accarezzo il viso con una mano e tu socchiudi gli occhi per la dolcezza, mi regali un giorno di vita in più.
Bella miciotta mia *.*

venerdì 27 luglio 2012

Lacrimoso

Che sensazione strana quando sul motorino le lacrime ti si asciugano sulle guance per via del vento. Senti la pelle seccarsi, irrigidirsi, e perdere la sua elasticità, un po’ come quando la pelle ti pizzica per il sale del mare.
Lacrime causate dal vento negli occhi.

giovedì 26 luglio 2012

Litigi

A Lucky non piace che io faccia gli esercizi di canto. Ieri è scesa dal letto, mi ha morso i piedi e se ne è andata. Probabilmente il volume troppo intenso della mia voce le da fastidio alle orecchie.

«Hai litigato con Lucky?»
«Mh?»
«Che ne so, sta dormendo di là, è insolito»

***

Oggi sarebbe stata proprio una giornata da Diario di Bordo.

venerdì 20 luglio 2012

Sessione estiva '12

Il momento cruciale: due sessioni rimaste, quattro esami da dare. Se avessi voluto laurearmi veramente a dicembre, avrei dovuto dare due esami in entrambe le sessioni. Con un unico problema: mi ero lasciato per ultimi quattro esami difficilissimi.
Quest’anno le date degli appelli erano state ristrette solo fino ai primi di luglio, non come negli anni passati che andavano fino a fine mese, e quindi sono rimasto fregato: ero certo di avere più tempo a disposizione. Mi sono trovato con gli appelli dei due esami (tra l’altro in date vicine) ad un solo mese di distanza, e non ho potuto fare altro che dedicare due settimane di studio a ciascuno. Troppo poco. Ero convinto che così facendo non sarei riuscito a fare bene nessuno dei due, ma non potevo fare altrimenti.

LETTERATURA GIAPPONESE:
Ancora quell’esame di cui avevo rifiutato il voto: un tormento. Stavolta ero riuscito a superare il rifiuto iniziale per la materia, ed in sole due settimane ero riuscito addirittura a fare più del previsto: stavo andando alla grande. Mi sono fregato all’ultimo, alla fase “ripetere e memorizzare” (stesso errore che la prima volta mi aveva portato al votaccio che avevo rifiutato): ho rallentato tantissimo, fino a non combinare quasi più nulla, e quindi mi sono ridotto all’ultimo secondo a memorizzare le cose che ancora non avevo assimilato. Ma inutile dire che all’ultimo secondo non ho potuto fare i miracoli, quindi sono arrivato all’esame con molte lacune e poca sicurezza nell’esposizione. Nonostante tutto ero fiducioso. Mi sarei accontentato anche di un 25, o di meno. L’importante era che prendessi più di 22, altrimenti non avrebbe avuto senso averlo rifiutato la volta precedente ed essermelo portato dietro per così tanto tempo.
L’esame è stato molto più tranquillo del previsto. La professoressa mi ha messo a mio agio, ed è stata quasi una chiacchierata. Pensavo che avrebbe spaziato molto con gli argomenti, vista la vastità del programma, ma si è mantenuta intorno ad argomenti abbastanza vicini tra loro. Meglio così, anche perché quelli che mi ha chiesto li sapevo bene, però pensare di essermi impazzito per studiare un infinità di roba inutile che alla fine nemmeno mi ha chiesto mi ha fatto rodere un po’. Alcune domande erano un po’ più dettagliate, mi ha chiesto cose che sui testi di teoria nemmeno c’erano, però ci sono potuto tranquillamente arrivare di logica. Non mi ha tenuto nemmeno tantissimo, ed alla fine mi ha messo 27. Visto che non avevo tentennato quasi su niente avrebbe potuto pure mettermi qualcosina di più, ma sono stato comunque più che contento!
Risultato: 27

FILOLOGIA GIAPPONESE:
Un esame che mi sarebbe piaciuto preparare in molto più tempo e con molta più tranquillità. Era l’ultimo, degli esami rimasti, sul quale non avevo mai messo le mani nemmeno una volta. Questo da una parte è stato un punto a mio favore, perchè di conseguenza, spinto dalla curiosità e dall’interesse, i testi li ho divorati. Le due settimane che avevo a disposizione, però, se ne erano andate solo per quello: avevo dato solo una prima lettura ai testi (di cui alcuni in inglese), che tra l’altro erano solo una parte del programma. Dall’esame di letteratura poi ho avuto solo un'altra settimanella di tempo, troppo poco per potermi preparare adeguatamente. Il problema di questo esame era che il programma spaziava su più ambiti: la storia della lingua, la grammatica arcaica, le traduzioni, eccetera. E con il poco tempo non avevo potuto dedicarmi bene a nessuno di questi. Avevo addirittura dei buchi negli appunti delle lezioni, che per questo esame erano fondamentali (ma a questo proposito il professore mi aveva tranquillizzato con una mail). In realtà, alla fine, sono riuscito a gestire il poco tempo rimasto in modo veramente eccellente. Sarà che avevo alleggerito il programma selezionando solo le cose più importanti, sarà che avendo seguito le lezioni molte cose le avevo già assimilate, sarà che mi ci ero messo con costanza ed interesse, ma alla fine non mi è sembrato più nemmeno tanto difficile. Era lì, ero riuscito a prepararmelo, bene o male le cose le sapevo. Sono arrivato agli ultimi giorni che potevo addirittura permettermi di dire cose come “per oggi può bastare, ho fatto abbastanza”, e mi stupivo. Per quello che era il tempo a disposizione, devo ammettere di aver fatto i miracoli: non avrei mai pensato di riuscire a prepararmi quasi decentemente in così poco tempo. Nonostante tutto ho sperato che mi facesse slittare di qualche giorno, perché avevo bisogno di fissare bene gli argomenti. Ed un giorno in più sono riuscito ad ottenerlo grazie alla divisione per turni. Un solo stupidissimo giorno, che ha fatto veramente la differenza.
La mattina dell’esame ho scoperto che eravamo veramente in pochi. Sarei entrato quasi subito, mentre io avevo messo in conto di avere tempo per ripassare >.< Ma aspettando lì davanti ho acquisito tantissima sicurezza: non solo il professore sembrava tranquillissimo e sembrava fare domande generiche, ma tutti quanti uscivano con voti abbastanza alti, anche chi ci era andato per provarci e non sapeva quasi niente o.o Sentivo i ragazzi confrontarsi nei corridoi, ed al loro confronto io sapevo un infinità di cose in più. Tant’è che ad una certa mi sono fatto avanti e sono andato a farmi interrogare anche prima del previsto, salvando gli altri ragazzi terrorizzati. Era il mio professore preferito, e mi sono sentito veramente a mio agio con lui. Mi ha fatto domande abbastanza generiche, è vero, ma ha toccato tutti i punti del programma, anche cose che non avrei pensato. Ma sapevo le risposte a tutto, e nel dettaglio. Stavo tipo “chiedimi tutto quello che ti pare, tanto so tutto! è.é ” XD Quindi stavolta non è stato culo, le cose le sapevo per davvero. Forse un po’ di culo ce l’ho avuto solo nella scelta della traduzione da analizzare, che era quella che sapevo meglio, anche nelle sue particolarità. Vedevo il professore stupirsi di continuo quando dicevo certe cose, inclinava la testa come a dire “ah, però!”, ed ogni tanto lo sentivo commentare tra se e se “veramente un buono orale, veramente un buon orale…”. Questo ora mi mette trenta e lode, pensavo XD «Perfetto, può bastare. Veramente un ottimo orale, complimenti. Le do il massimo».
Risultato: 30 e lode


ECDL

Mancava solo un modulo per completare i crediti che mi servivano per l’università, mentre ne mancavano tre per completare il patentino europeo. Visto che il centro dell’ecdl della Sapienza sembrava non chiudere più, ho preferito fare solo il modulo che mi serviva urgentemente e rimandare gli altri due al futuro, magari a dopo la laurea, quando starò più tranquillo.
L’appello era tra la sessione straordinaria precedente e quella attuale, quindi non avevo nessun altro esame in corso e me lo sono potuto preparare con tutta la tranquillità di questo mondo. Tuttavia mi sono ridotto comunque all’ultimo secondo, ma per mia scelta: studiandolo troppo prima, avevo paura che le cose me le sarei dimenticate. L’ho trovato forse il più facile di tutti i moduli. Mi pare di aver fatto un solo errore (97,2%).
Modulo 7: Idoneo


Stavolta sono veramente soddisfattissimo della sessione. Avevo così poco tempo che ero sicuro sarebbe andato tutto a puttane, entrambi gli esami, ed invece oltre ad averli passati entrambi ho preso un voto più alto dell’altro (la mia seconda lode! E ultima XD). Dopo l’esame di letteratura ci sono rimasto malissimo quando ho scoperto che il 27 mi aveva abbassato la media di un punto (pensa quanto si sarebbe abbassata se avessi accettato quel 22). “Ma come? Con un voto così alto?” pensavo incredulo, ma ovviamente se si ha la media più alta di 27 è normale che si abbassi. Con il 30 e lode però sono riuscito a riportarla quasi dove stava prima. Vorrei provare a mantenermi sul 28, ma con gli ultimi due esami sarà difficile. Per quanto riguarda l’ecdl, ho definitivamente completato i moduli che mi mancavano per l’università. Mi sono anche fatto riconoscere i crediti, quindi la storia è conclusa.
Per laurearmi a Dicembre tre miracoli mi servivano. Il primo, riuscire a fare questi due difficili esami in questa sessione, e ci sono riuscito. Il secondo sarà riuscire a fare gli altri due esami, ancora più difficili, nella prossima sessione di settembre, con un solo mese di tempo a partire da ora. Il terzo, poi, sarà quello di riuscire a preparare la tesi in un mesetto scarso, ad ottobre. Sempre se avrò un relatore. Quello a cui avevo chiesto la tesi mi aveva detto “torna quando avrai finito tutti gli esami”, ma ora pare che si sia riempito e che non accetti più tesisti -.- E siccome tutti gli altri professori bisogna prenotarli almeno sei mesi prima, se non un anno prima, rischio di slittare a marzo (con un'altra rata da pagare). Bah, speriamo bene.

mercoledì 18 luglio 2012

Chiacchiere

Et voilà.
Che vi racconto? Vediamo un po’… facciamoci una bella chiacchierata.
Mi sono ritagliato i capelli! Me li ero già fatti corti, ma stavano ricrescendo e li ho tagliati di nuovo. Almeno questa estate sto fresco! Ormai ci ho fato l’abitudine, non è più una novità, però… boh, non sono mai stato così abituato a vedermi con il viso “scoperto”, pulito, libero. È bello ^^
Ho finito gli esami, ed ho staccato da tutto. Dovrei già aver ripreso a studiare, ma… ma chi ce la fa XD Credo che mi prenderò ancora questa settimana di libertà. La cosa che più mi dispiace è che ho staccato anche dalla palestra. Per due settimane non sono riuscito ad andarci quasi per niente, tra lavoro ed esami, ed anche questa settimana la sto facendo saltare per pigrizia. Mi è completamente passata ogni voglia di andarci, si è azzerata all’improvviso ._. Sarà che sentivo il bisogno di staccare anche da quello. I corsi saranno pure finiti probabilmente. Ma ho un altro mese pagato e non vorrei farlo andare sprecato, quindi vedrò di andarci dalla prossima settimana >.< Sto staccando pure dalla dieta. O meglio, durante i pasti sto continuando a mangiare bene, ma non faccio più drammi se ogni tanto capita sono costretto a mangiare qualcosa che non dovrei, e soprattutto mi sto permettendo di sgarrare spesso. Massì, fa niente, almeno mi faccio un po’ contento. Tanto continuo lo stesso a scendere di peso.
Una cosa che proprio non mi va di fare in questo periodo è scrivere. I post da scrivere stanno lì, il tempo ce l’ho, ma quella che mi manca è la voglia. I diari, in particolare. C’è quello di Londra che non mi attira per niente. Anzi, la vedo un po’ come una scocciatura, preferirei addirittura non scriverlo. È un peccato che mi sia passato l’entusiasmo e che io ora la veda così :-/ Tra l’altro ho lasciato pure passare troppo tempo, e non so se sarò in grado di capire a fondo gli appunti. Ma non sto nemmeno uscendo, ne sto andando a mare, ne mi sto vedendo con nessuno in particolare. Sto buttato dentro casa, a non fare nulla, e se da una parte mi sta bene così perché almeno stacco il cervello e mi sento libero, dall’altra vorrei approfittare di questo spazietto di tempo libero per fare qualcosa di divertente (uscire con gli amici) o costruttivo (leggere, scrivere…).
Mi sono attaccato alla play, ecco cosa. Ma in modo maniacale. Non capisco nemmeno perché, visto che gioco allo stesso gioco da più di un mese, ripetendo ogni giorno sempre gli stessi livelli e le stesse cose. Sono diventato così forte che non c’è più nemmeno il gusto di giocarci. Però non so, c’è qualcosa che mi attira come una calamita. E questo qualcosa forse è il gioco online. Già, perché sto giocando solo online. Mi piace il fatto che ci si collega con il primo giocatore del mondo che capita a tiro e si affronta il gioco insieme, lavorando come partner, uno accanto all’altro. È un gioco di squadra, bisogna lavorare insieme e supportarsi a vicenda, ed è interessante vedere come si comportano persone diverse: chi è più esperto e mi fa da guida, chi si dimostra essere un dilettante, chi è molto educato, chi non si fa problemi a condividere tutto con me pur di raggiungere l’obiettivo, chi invece pensa solo a se stesso, e così via. Il tutto viene comunicato solo attraverso i personaggi. Non so, mi viene da pensare che sia questo a tenermi incollato al televisore.
Il corso di teatro mi sa che starà fermo per un po’. L’insegnante sembra essere impegnata sia con il locale che con alcuni spettacoli. Meglio così, almeno riprendiamo fiato dall’atmosfera negativa che era venuta a crearsi e magari a settembre ricominceremo in modo decente. Ho iniziato le lezioni di canto, piuttosto. Oggi la prima : ) E visto che la lezioni sono registrate dovrebbe essere molto più facile per me scriverne i post.
Lunedì arriva Aldo. Per certi aspetti sarà una presenza che mi limiterà (lo studio, la scrittura…), ma in fondo sono contento: almeno mi tira un po’ fuori di casa e ci divertiamo un po’.
Momoooo, ci dobbiamo vedere!

giovedì 12 luglio 2012

Sogno di una notte di mezza estate

Ieri (sera prima dell’esame: pazzia!) sono andato a Roma a vedere il Sogno di una notte di mezza estate (lo spettacolo sul quale stiamo lavorando), con i “vecchi” del corso. Lo spettacolo lo hanno fatto al Globe Theatre, la riproduzione esatta del Globe di Londra (ci siamo stati!): il teatro di Shakespeare. Carino: oltre ad avere ancora la struttura in stile antico, danno ancora la possibilità di mettersi seduti per terra sotto al palco, come si faceva una volta. Volevamo fare così (si pagava poco e si vedeva da dio), ma i biglietti erano finiti e ci hanno fatto pagare un botto per dei posti lateralissimi: stavamo praticamente al lato del palco, lo vedevamo dal fianco, e come se non bastasse avevamo una colonna portante proprio davanti e la balaustra che ci coprivano tre quarti del palco, dovevamo continuamente affacciarci o sporgerci lateralmente -.- Lo spettacolo ha fatto abbastanza schifo, mi aspettavo qualcosa di più bello da uno spettacolo fatto proprio al Globe di Shakespeare, ma coglierò l’occasione per raccontarvi (finalmente!) di cosa parla questa opera.
Fondamentalmente è un intreccio tra tre gruppi di personaggi, completamente diversi tra loro: i nobili, la gente “bassa”, e le creature magiche della foresta. La storia è ambientata per la maggior parte in un bosco, e si svolge tutta in una notte. L’unico filo che lega tutti quanti i personaggi è il matrimonio di Teseo ed Ippolita (personaggi secondari), due illustri personaggi d’alta classe (nobili). Il matrimonio è così importante che sembra un affare di stato, ed in molti accorrono per assistere. Quindi abbiamo il primo gruppo di personaggi (nobili): le due coppie. È un intreccio amoroso, ci sono due uomini e due donne. La coppia felice sono Ermia e Lisandro, che si amano alla follia. Ma il padre di Ermia vuole dare quest’ultima in sposa ad un altro uomo, Demetrio (io >.<). Demetrio vuole Ermia a tutti i costi, ma questa ovviamente è innamorata di Lisandro. A sua volta c’è Elena, amica di Ermia, che è innamorata follemente di Demetrio, ma questo ha occhi solo per Ermia. La situazione di partenza è questa. Il padre di Ermia mette quest’ultima davanti ad una scelta: “o sposerai Demetrio, o andrai incontro alla morte”,  quindi i due amanti decidono di fuggire di notte, nel bosco. Demetrio lo scopre e li insegue nel bosco, ed Elena insegue Demetrio. Questo blocco ovviamente ha un linguaggio abbastanza aulico e forbito. Il secondo blocco di personaggi, soprannominati “i comici” (perché fanno ridere XD), sono un gruppo di persone che si improvvisano attori per mettere in scena una tragedia al matrimonio di Teseo ed Ippolita. Ma sono tutta gente molto “bassa” ed ignorante, chi fa l’artigiano, chi il tessitore, chi il sarto. Alcuni hanno addirittura difetti vocali, o non conoscono bene la grammatica, e quindi sono veramente un disastro. Quello più di spicco, tra questi, è Bottom (traduzione: culo XD). Questo è un po’ più bravo degli altri, quindi si mette al centro dell’attenzione, fa l’egocentrico, cerca di prendere lui tutti i ruoli della tragedia, ma alla fine anche lui non è un granchè e risulta comico nei suoi tentativi di recitare bene. Si danno tutti quanti appuntamento la sera nel bosco per provare il copione. Questo blocco ha un linguaggio normale, molto papale papale, perché è gente del volgo. L’ultimo blocco è quello delle creature magiche che abitano la foresta. C’è Oberon, il re delle fate, e Titania, regina delle fate. Non è specificato, ma credo che i due fossero amanti, che fossero una coppia, prima di un litigio. Infatti nell’opera si incontrano dopo tanto tempo nella foresta, entrambi lì per assistere al matrimonio di Teseo ed Ippolita, e cominciano subito a litigare. Il motivo della separazione è la gelosia di Oberon per il bellissimo principe indiano che Titania tiene come suo paggio. Questa non è disposta a cederlo, così i due si salutano bruscamente ed Oberon escogita una vendetta. Titania ha quattro fate al suo servizio, mentre Oberon ha il suo fedelissimo folletto Puck (altri personaggi). Puck è forse il personaggio più particolare di tutta l’opera. È iperattivo, non si ferma mai, sta sempre a saltellare, giocherellare, a fare scherzetti alle fate. È uno spirito libero, un eterno bambino, un pazzerello, e fa quello che vuole. È una sorta di giullare, un personaggio chiave che dovrebbe essere la forza principale ed il filo portante di tutto lo spettacolo, perché è lui che facendo casini fa intrecciare tutte le storie dei tre blocchi. È molto interessante, quindi, vedere come di volta in volta il regista decide di caratterizzarlo, perché è molto libero. Questo gruppo di personaggi parla in modo molto leggiadro e filastroccoso, in rima.
Ed ora via con gli intrecci! Oberon chiede a Puck di trovare un fiore magico, il cui succo riesce a fare innamorare una persona addormentata della prima creatura che vedrà al risveglio. Il suo intento è quello di tirare un brutto gioco a Titania e di farla innamorare della prima cosa che capiterà a tiro. Mentre aspetta Puck, Oberon assiste ad una scena: Sono Demetrio ed Elena. Demetrio corre, si guarda intorno, cerca Ermia e Lisandro scappati nel bosco. Elena lo segue ripetendogli continuamente che lo ama e che lui è tutta la sua vita. Ma Demetrio non la sopporta e non riesce a scrollarsela di dosso, quindi la tratta nel peggior modo possibile. Vista questa scena, Oberon si impietosisce e decide di fare un favore alla ragazza spremendo il succo magico anche su di lui: “prima che sarà fatta mattina, sarà lui a cercare te”. Quindi Puck torna con il fiore. Mentre Oberon va a spruzzarlo su Titania addormentata, a Puck viene dato il compito di spruzzarlo su Demetrio: “vedrai una coppia di ateniesi nel bosco, spremi il succo su di lui, assicurandoti che la prima cosa che vedrà sarà lei”. Solo che Puck invece di incontrare Elena e Demetrio, incontra Lisandro ed Ermia, la coppia felice, scambiandoli per loro. Quindi spreme il succo su Lisandro, e questo la prima cosa che vede al suo risveglio è Elena, che passava di lì per caso. Quindi Lisandro abbandona Ermia per cominciare a corteggiare Elena. Ma questa pensa che lui si stia prendendo gioco di lei per scherzo, e quindi si arrabbia. Intanto Puck ripara all’errore commesso e spreme il succo su Demetrio, facendolo innamorare di Elena così come sarebbe dovuto essere all’inizio. Quindi adesso sia Lisandro che Demetrio cercano di conquistare Elena (situazione invertita, prima andavano entrambi dietro ad Ermia), ma questa continua a pensare che i due le stiano facendo uno scherzo. Quando Ermia li raggiunge e scopre che il suo amato Lisandro non la ama più, rimane confusa. Le due ragazze cominciano a litigare e ad azzuffarsi: Elena pensa che anche Ermia si sia messa d’accordo con i due per farle lo scherzo, mentre Ermia accusa Elena di averle rubato l’amante. Nel frattempo anche Lisandro e Demetrio si azzuffano per conquistare Elena, ed i quattro fanno un casino XD Nel frattempo Puck, annoiato, incontra “i comici” radunatisi nel bosco per provare. Si mette ad osservarli, e li reputa così incapaci che decide di fare uno scherzetto ad uno di loro. Fa un incantesimo a Bottom, ed a questo spuntano orecchie e peli in faccia, diventando asino per metà. La compagnia, quando lo vede, scappa via. Ma in quel momento si sveglia Titania, che la prima cosa che vede è proprio Bottom-asino. Quindi si innamorerà di lui, non gli permetterà più di lasciare il bosco, e lo sevizierà in tutti i modi possibili. Alla fine Oberon, impietosito da Titania innamorata di un asino, e dispiaciuto per tutto il casino fatto tra i quattro amanti, ordina a Puck di sistemare le cose e di far tornare tutto com’era prima. Questo fa calare una nebbia soporifera, tutti si addormentano, e la mattina dopo si svegliano credendo di aver sognato. Bottom torna dalla compagnia teatrale, disperata perché senza di lui non sarebbero potuti andare in scena. Titania ed Oberon si riappacificano. Per quanto riguarda i quattro giovani, invece, l’unico incantesimo attivo rimane quello di Demetrio nei confronti di Elena, quindi i quattro si svegliano come due coppie felici. Tant’è che decidono di sposarsi, e quindi oltre alle nozze di Teseo ed Ippolita saranno festeggiati anche questi due matrimoni. La parte finale è dedicata ai comici, il cui spettacolo viene scelto da Teseo come intrattenimento serale. Questi reciteranno talmente da cani e combinando talmente tanti casini che il tutto risulterà molto comico, con sotto i commenti di Teseo Demetrio e Lisandro che ogni tanto li prendono un po’ in giro. Alla fine vengono comunque graziati da Teseo, che nonostante tutto ne apprezza l’impegno e la volontà (altrimenti avrebbero dovuto decapitarli), e tutti vissero felici e contenti. Alla fine esce fuori Puck che dice che se la storia non ci è piaciuta può farci addormentare e risvegliare la mattina dopo come se fosse stato solo un sogno.

lunedì 9 luglio 2012

è.é

Aoh, ma io dico… no? Ma il pulsante “non mi piace” che ce l’ho messo a fare secondo voi? ù.ù
Ma tu guarda queste…

venerdì 6 luglio 2012

giovedì 5 luglio 2012

Avis

Stamattina sono andato a donare il sangue all’Avis. Non avevo mai preso in considerazione l’idea di farlo, semplicemente non ci avevo mai pensato, è stato Vittorio, donatore abituale, a proporlo a me e Roberto. Mi è sembrata una cosa carina: io a donare non ci rimetto nulla, e con il mio sangue potrei salvare la vita a qualcuno… quindi perché no! Anzi, mi è dispiaciuto averci pensato solo adesso. Dovrei anche avere un gruppo sanguigno difficilmente reperibile, oltre ad essere donatore universale (che fregatura: io posso dare il sangue a tutti ma posso riceverlo solo da quei pochi che ce l’hanno come me >.<).
L’esperienza è andata abbastanza bene. Dopo tutta una serie di controlli preliminari (domande varie, battito, pressione, glicemia con l’aghetto infame >.<), ci hanno succhiato via tutto XD Io me la immaginavo la classica siringa con diverse fiale, ed invece ci hanno attaccato proprio un ago fisso (enorme poi, spesso quanto una vite o.o) al braccio collegato ad una sacchetta. Che impressione vedere il sangue che passava per il tubicino e che andava a riempire una sacca trasparente o.o Tutto ok comunque: non ho sentito nemmeno accenni di debolezza o giramenti di testa, come se non mi avessero minimamente toccato. Ci hanno fatto fare pure colazione, avevano una stanza piena di cornetti e succhi :3 Ah, dimenticavo. Insieme al prelievo ti fanno anche le analisi del sangue gratuite. Ottimo : ) Penso che comincerò a donare il sangue abitualmente anche io. I maschi mi pare che possono darlo ogni 3 o 4 mesi. Le donne invece ogni 6 mi pare. Scarse ù.ù