mercoledì 18 dicembre 2013

Live, 3° round

Friedrich Nietzsche – L’anticristo

Nietzsche è sempre stato circondato da un aura molto misteriosa per me, perché a scuola leggevo i titoli delle sue opere, così forti e di impatto, ma non ho mai avuto modo di approfondire i suoi testi o la sua filosofia. Non sapevo proprio cosa aspettarmi da questo libro dunque, di cui tra l’altro non avevo mai letto altrove il titolo. Ecco, ora posso dire senza ombra di dubbio che Nietzsche mi sta altamente sulle palle. Il libro consiste in una critica asprissima al cristianesimo. Il che può starmi pure bene come contenuto, ma non per il modo in cui è scritta. Innanzitutto più che una critica sembra una polemica, è pesante sin dall’inizio. Poi è violentissimo: ha un atteggiamento altamente aggressivo, è razzista, dalle sue parole traspare schifo, spara a zero, e non porta un minimo di rispetto per la controparte avversaria. Più che una critica mi sembrava un massacro, o addirittura uno sfogo. Mentre leggevo mi chiedevo se fosse legalmente possibile pubblicare un testo talmente forte e diretto. Ma la cosa che più mi ha infastidito  è stata l’atteggiamento di Nietzsche: è saccente, scrive come se fosse lui stesso Dio in persona, giudicando dall’alto al basso, innalzandosi al di sopra della gente comune. Mi ha dato così fastidio che dopo una decina di pagine ho dovuto chiuderlo e rimetterlo il libreria, con l’intenzione di non riprenderlo mai più. Era anche scritto con un linguaggio filosofico incomprensibile, tra l’altro. Ha detto bene lui all’inizio: che forse chi è in grado di leggere questo testo deve ancora nascere. Sto libro di merda!

Edgar Allan Poe – Racconti del terrore

E’ stato interessante affacciarsi su questo genere, anche se non è tra i miei preferiti. Più che altro mi è piaciuto analizzare le sensazioni psicologiche che l’autore aveva intenzione di scatenare nei suoi lettori con i suoi vari racconti. Ed alla fine è proprio in questo che l’ho più apprezzato. I suoi racconti erano brevi, quasi sempre una decina di pagine, magari senza nemmeno una trama, uno svolgimento o un intreccio, in alcuni casi l’intero racconto consisteva solo in una descrizione… eppure riusciva perfettamente nel suo intento: quello di inquietarti (non paura). Incredibile! Non per altro è considerato il massimo esponente del suo genere: mi inchino alla sua abilità :-P Non tutti i racconti in realtà sono stati efficaci, solo la metà di questi hanno fatto il loro dovere su di me, ma è stato comunque sorprendente.

William Shakespeare - Amleto

Conoscevo già la storia, avevo visto una sua rappresentazione a teatro, anche se la ricordavo solo vagamente. Non una delle mie storie preferite di Shakespeare, comunque. La narrazione è abbastanza piatta e sembra perennemente nella fase introduttiva. Solo nel quarto atto (su cinque) le cose cominciano ad intrecciarsi e si fa un pochino più dinamico e coinvolgente. Ma è normale, in fondo si tratta solo di un copione: non andrebbe letto, andrebbe visto messo in scena ed interpretato.

Arthur Conan Doyle – Sherlock Holmes: uno studio in rosso


Una delle letture più piacevoli dell’intera collana. Me lo sono divorato questo libro! Come genere il giallo, il poliziesco, l’investigativo, mi piace. E puntando su uno degli scrittori più famosi di questo tipo di romanzi sapevo di andare a colpo sicuro. Non ho molti commenti da fare in realtà, oltre a dire che me lo sono goduto e che non mi ha annoiato. È una lettura piacevole se si vuole trascorrere un po’ di tempo. E si può imparare anche qualcosa di utile. C’è giusto da dire magari che la figura di Sherlock Holmes me la sono ritrovata molto diversa da come me l’ero sempre immaginata. È un po’ strano come tipo, ed a volte risulta anche buffo XD

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