Friedrich Nietzsche –
L’anticristo
Nietzsche è sempre stato circondato da un aura molto
misteriosa per me, perché a scuola leggevo i titoli delle sue opere, così forti
e di impatto, ma non ho mai avuto modo di approfondire i suoi testi o la sua
filosofia. Non sapevo proprio cosa aspettarmi da questo libro dunque, di cui
tra l’altro non avevo mai letto altrove il titolo. Ecco, ora posso dire senza
ombra di dubbio che Nietzsche mi sta altamente sulle palle. Il libro consiste
in una critica asprissima al cristianesimo. Il che può starmi pure bene come
contenuto, ma non per il modo in cui è scritta. Innanzitutto più che una critica
sembra una polemica, è pesante sin dall’inizio. Poi è violentissimo: ha un
atteggiamento altamente aggressivo, è razzista, dalle sue parole traspare
schifo, spara a zero, e non porta un minimo di rispetto per la controparte
avversaria. Più che una critica mi sembrava un massacro, o addirittura uno
sfogo. Mentre leggevo mi chiedevo se fosse legalmente possibile pubblicare un
testo talmente forte e diretto. Ma la cosa che più mi ha infastidito è stata l’atteggiamento di Nietzsche: è
saccente, scrive come se fosse lui stesso Dio in persona, giudicando dall’alto
al basso, innalzandosi al di sopra della gente comune. Mi ha dato così fastidio
che dopo una decina di pagine ho dovuto chiuderlo e rimetterlo il libreria, con
l’intenzione di non riprenderlo mai più. Era anche scritto con un linguaggio
filosofico incomprensibile, tra l’altro. Ha detto bene lui all’inizio: che
forse chi è in grado di leggere questo testo deve ancora nascere. Sto libro di
merda!
Edgar Allan Poe – Racconti
del terrore
E’ stato interessante affacciarsi su questo genere, anche se
non è tra i miei preferiti. Più che altro mi è piaciuto analizzare le
sensazioni psicologiche che l’autore aveva intenzione di scatenare nei suoi
lettori con i suoi vari racconti. Ed alla fine è proprio in questo che l’ho più
apprezzato. I suoi racconti erano brevi, quasi sempre una decina di pagine,
magari senza nemmeno una trama, uno svolgimento o un intreccio, in alcuni casi
l’intero racconto consisteva solo in una descrizione… eppure riusciva
perfettamente nel suo intento: quello di inquietarti (non paura). Incredibile!
Non per altro è considerato il massimo esponente del suo genere: mi inchino
alla sua abilità :-P Non tutti i racconti in realtà sono stati efficaci, solo
la metà di questi hanno fatto il loro dovere su di me, ma è stato comunque
sorprendente.
William Shakespeare - Amleto
Conoscevo già la storia, avevo visto una sua
rappresentazione a teatro, anche se la ricordavo solo vagamente. Non una delle
mie storie preferite di Shakespeare, comunque. La narrazione è abbastanza
piatta e sembra perennemente nella fase introduttiva. Solo nel quarto atto (su
cinque) le cose cominciano ad intrecciarsi e si fa un pochino più dinamico e
coinvolgente. Ma è normale, in fondo si tratta solo di un copione: non andrebbe
letto, andrebbe visto messo in scena ed interpretato.
Arthur Conan Doyle – Sherlock Holmes: uno
studio in rosso
Una delle letture più piacevoli dell’intera collana. Me lo
sono divorato questo libro! Come genere il giallo, il poliziesco, l’investigativo,
mi piace. E puntando su uno degli scrittori più famosi di questo tipo di
romanzi sapevo di andare a colpo sicuro. Non ho molti commenti da fare in
realtà, oltre a dire che me lo sono goduto e che non mi ha annoiato. È una
lettura piacevole se si vuole trascorrere un po’ di tempo. E si può imparare
anche qualcosa di utile. C’è giusto da dire magari che la figura di Sherlock
Holmes me la sono ritrovata molto diversa da come me l’ero sempre immaginata. È
un po’ strano come tipo, ed a volte risulta anche buffo XD
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