giovedì 23 febbraio 2012

Verso l'esame

Chissà la gente che mi vede sul treno cosa pensa di me.
Un secondo prima sono lì, con un libro di giapponese aperto sulle gambe a studiare, un attimo dopo nascondo il viso dietro al libro chiuso per cercare di ricordare cosa ho letto. Poi improvvisamente mi prendo una pausa da tutto e comincio a battere le mani a tempo di musica sulle gambe, travolto dal ritmo coinvolgente della canzone che sto ascoltando. Poi, ancora, riprendo a ripassare e mando gli occhi al cielo stile JD per cercare di ricordarmi una cosa che mi sfugge. Quindi la musica cambia, e mi distraggo ancora. Adesso guardo fuori dal finestrino, il cielo, il sole, la luce negli occhi: sembro essere la persona più felice del mondo. Canto, muovo solo il labiale, non stacco più lo sguardo dal cielo. La musica raggiunge il suo climax, per la gioia chiudo gli occhi e sorrido, mentre la luce mi irradia il volto. Vivo.

Sul treno, verso l’esame.

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