domenica 25 agosto 2013

Talenti

L’altro giorno parlavo di ingegneria, ma ci sono altre cose per le quali a volte mi stupisco di essere molto portato.
Una di queste è la fotografia, ma non ho mai avuto il coraggio di approfondirla o addirittura di esercitarla.

Un altra è da tiratore. Quando ero piccolo alle feste di paese andavano molto quelle bancarelle di giochi in cui dovevi sparare alle lattine con pistole a piombini, ed i barattoli cadevano sempre uno dopo l’altro con grande facilità e precisione. Ma più che altro me ne sto accorgendo in questi ultimi anni che sto giocando al laser game. Al di la dei punteggi sempre medio-alti, quello che tutte le volte stupisce me ed il proprietario del locale è la statistica della mia precisione, che è altissima. La precisione sta ad indicare quanti colpi, tra tutti quelli sparati in una partita, vanno a segno sul bersaglio. In media si aggira sempre intorno al 15%, poco più, poco meno. Io invece sto sempre tra il 40% ed il 50%, che è altissima. Il fatto è che ogni volta che intravedo un avversario mi basta alzare il fucile e sparare un colpo solo per colpirlo, mentre altri invece hanno bisogno di sparare diversi colpi per vedere dove finisce il proiettile ed aggiustare così la mira. In gergo militare è un abilità che si chiama “un colpo un morto”, e credo mi appartenga. Forse sarei un ottimo cecchino.

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