sabato 17 agosto 2013

L'odore della libertà

Un po’ di libertà la sto assaporando. Fosse per me continuerei a passare le giornate chiuso in casa in realtà, e ciò non so se derivi dalla mia pigrizia o se dall’università che mi ha abituato a doverci stare (la non-libertà dovuta all’abitudine anche dopo essere diventati liberi di cui parlavo in quel vecchio post). Tuttavia sto venendo spesso trascinato fuori da qualcuno, e non sto opponendo tanta resistenza quando accade. La maggior parte delle volte si tratta di cose inutili, di cose poco produttive, di cose che mi annoiano e che non mi interessano: tempo perso praticamente. Ma la grande differenza, ora che sono libero, è che mi fermo a riflettere e penso “ma tanto con sto tempo adesso che ci devi fare? A che ti serve?”. A niente, e dunque non mi arrabbio più né mi faccio rodere. Anzi, sprecare tempo era tutto ciò che avrei voluto fare una volta laureatomi. E questa è la vera preziosità dell’essere liberi.

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