venerdì 20 luglio 2012

Sessione estiva '12

Il momento cruciale: due sessioni rimaste, quattro esami da dare. Se avessi voluto laurearmi veramente a dicembre, avrei dovuto dare due esami in entrambe le sessioni. Con un unico problema: mi ero lasciato per ultimi quattro esami difficilissimi.
Quest’anno le date degli appelli erano state ristrette solo fino ai primi di luglio, non come negli anni passati che andavano fino a fine mese, e quindi sono rimasto fregato: ero certo di avere più tempo a disposizione. Mi sono trovato con gli appelli dei due esami (tra l’altro in date vicine) ad un solo mese di distanza, e non ho potuto fare altro che dedicare due settimane di studio a ciascuno. Troppo poco. Ero convinto che così facendo non sarei riuscito a fare bene nessuno dei due, ma non potevo fare altrimenti.

LETTERATURA GIAPPONESE:
Ancora quell’esame di cui avevo rifiutato il voto: un tormento. Stavolta ero riuscito a superare il rifiuto iniziale per la materia, ed in sole due settimane ero riuscito addirittura a fare più del previsto: stavo andando alla grande. Mi sono fregato all’ultimo, alla fase “ripetere e memorizzare” (stesso errore che la prima volta mi aveva portato al votaccio che avevo rifiutato): ho rallentato tantissimo, fino a non combinare quasi più nulla, e quindi mi sono ridotto all’ultimo secondo a memorizzare le cose che ancora non avevo assimilato. Ma inutile dire che all’ultimo secondo non ho potuto fare i miracoli, quindi sono arrivato all’esame con molte lacune e poca sicurezza nell’esposizione. Nonostante tutto ero fiducioso. Mi sarei accontentato anche di un 25, o di meno. L’importante era che prendessi più di 22, altrimenti non avrebbe avuto senso averlo rifiutato la volta precedente ed essermelo portato dietro per così tanto tempo.
L’esame è stato molto più tranquillo del previsto. La professoressa mi ha messo a mio agio, ed è stata quasi una chiacchierata. Pensavo che avrebbe spaziato molto con gli argomenti, vista la vastità del programma, ma si è mantenuta intorno ad argomenti abbastanza vicini tra loro. Meglio così, anche perché quelli che mi ha chiesto li sapevo bene, però pensare di essermi impazzito per studiare un infinità di roba inutile che alla fine nemmeno mi ha chiesto mi ha fatto rodere un po’. Alcune domande erano un po’ più dettagliate, mi ha chiesto cose che sui testi di teoria nemmeno c’erano, però ci sono potuto tranquillamente arrivare di logica. Non mi ha tenuto nemmeno tantissimo, ed alla fine mi ha messo 27. Visto che non avevo tentennato quasi su niente avrebbe potuto pure mettermi qualcosina di più, ma sono stato comunque più che contento!
Risultato: 27

FILOLOGIA GIAPPONESE:
Un esame che mi sarebbe piaciuto preparare in molto più tempo e con molta più tranquillità. Era l’ultimo, degli esami rimasti, sul quale non avevo mai messo le mani nemmeno una volta. Questo da una parte è stato un punto a mio favore, perchè di conseguenza, spinto dalla curiosità e dall’interesse, i testi li ho divorati. Le due settimane che avevo a disposizione, però, se ne erano andate solo per quello: avevo dato solo una prima lettura ai testi (di cui alcuni in inglese), che tra l’altro erano solo una parte del programma. Dall’esame di letteratura poi ho avuto solo un'altra settimanella di tempo, troppo poco per potermi preparare adeguatamente. Il problema di questo esame era che il programma spaziava su più ambiti: la storia della lingua, la grammatica arcaica, le traduzioni, eccetera. E con il poco tempo non avevo potuto dedicarmi bene a nessuno di questi. Avevo addirittura dei buchi negli appunti delle lezioni, che per questo esame erano fondamentali (ma a questo proposito il professore mi aveva tranquillizzato con una mail). In realtà, alla fine, sono riuscito a gestire il poco tempo rimasto in modo veramente eccellente. Sarà che avevo alleggerito il programma selezionando solo le cose più importanti, sarà che avendo seguito le lezioni molte cose le avevo già assimilate, sarà che mi ci ero messo con costanza ed interesse, ma alla fine non mi è sembrato più nemmeno tanto difficile. Era lì, ero riuscito a prepararmelo, bene o male le cose le sapevo. Sono arrivato agli ultimi giorni che potevo addirittura permettermi di dire cose come “per oggi può bastare, ho fatto abbastanza”, e mi stupivo. Per quello che era il tempo a disposizione, devo ammettere di aver fatto i miracoli: non avrei mai pensato di riuscire a prepararmi quasi decentemente in così poco tempo. Nonostante tutto ho sperato che mi facesse slittare di qualche giorno, perché avevo bisogno di fissare bene gli argomenti. Ed un giorno in più sono riuscito ad ottenerlo grazie alla divisione per turni. Un solo stupidissimo giorno, che ha fatto veramente la differenza.
La mattina dell’esame ho scoperto che eravamo veramente in pochi. Sarei entrato quasi subito, mentre io avevo messo in conto di avere tempo per ripassare >.< Ma aspettando lì davanti ho acquisito tantissima sicurezza: non solo il professore sembrava tranquillissimo e sembrava fare domande generiche, ma tutti quanti uscivano con voti abbastanza alti, anche chi ci era andato per provarci e non sapeva quasi niente o.o Sentivo i ragazzi confrontarsi nei corridoi, ed al loro confronto io sapevo un infinità di cose in più. Tant’è che ad una certa mi sono fatto avanti e sono andato a farmi interrogare anche prima del previsto, salvando gli altri ragazzi terrorizzati. Era il mio professore preferito, e mi sono sentito veramente a mio agio con lui. Mi ha fatto domande abbastanza generiche, è vero, ma ha toccato tutti i punti del programma, anche cose che non avrei pensato. Ma sapevo le risposte a tutto, e nel dettaglio. Stavo tipo “chiedimi tutto quello che ti pare, tanto so tutto! è.é ” XD Quindi stavolta non è stato culo, le cose le sapevo per davvero. Forse un po’ di culo ce l’ho avuto solo nella scelta della traduzione da analizzare, che era quella che sapevo meglio, anche nelle sue particolarità. Vedevo il professore stupirsi di continuo quando dicevo certe cose, inclinava la testa come a dire “ah, però!”, ed ogni tanto lo sentivo commentare tra se e se “veramente un buono orale, veramente un buon orale…”. Questo ora mi mette trenta e lode, pensavo XD «Perfetto, può bastare. Veramente un ottimo orale, complimenti. Le do il massimo».
Risultato: 30 e lode


ECDL

Mancava solo un modulo per completare i crediti che mi servivano per l’università, mentre ne mancavano tre per completare il patentino europeo. Visto che il centro dell’ecdl della Sapienza sembrava non chiudere più, ho preferito fare solo il modulo che mi serviva urgentemente e rimandare gli altri due al futuro, magari a dopo la laurea, quando starò più tranquillo.
L’appello era tra la sessione straordinaria precedente e quella attuale, quindi non avevo nessun altro esame in corso e me lo sono potuto preparare con tutta la tranquillità di questo mondo. Tuttavia mi sono ridotto comunque all’ultimo secondo, ma per mia scelta: studiandolo troppo prima, avevo paura che le cose me le sarei dimenticate. L’ho trovato forse il più facile di tutti i moduli. Mi pare di aver fatto un solo errore (97,2%).
Modulo 7: Idoneo


Stavolta sono veramente soddisfattissimo della sessione. Avevo così poco tempo che ero sicuro sarebbe andato tutto a puttane, entrambi gli esami, ed invece oltre ad averli passati entrambi ho preso un voto più alto dell’altro (la mia seconda lode! E ultima XD). Dopo l’esame di letteratura ci sono rimasto malissimo quando ho scoperto che il 27 mi aveva abbassato la media di un punto (pensa quanto si sarebbe abbassata se avessi accettato quel 22). “Ma come? Con un voto così alto?” pensavo incredulo, ma ovviamente se si ha la media più alta di 27 è normale che si abbassi. Con il 30 e lode però sono riuscito a riportarla quasi dove stava prima. Vorrei provare a mantenermi sul 28, ma con gli ultimi due esami sarà difficile. Per quanto riguarda l’ecdl, ho definitivamente completato i moduli che mi mancavano per l’università. Mi sono anche fatto riconoscere i crediti, quindi la storia è conclusa.
Per laurearmi a Dicembre tre miracoli mi servivano. Il primo, riuscire a fare questi due difficili esami in questa sessione, e ci sono riuscito. Il secondo sarà riuscire a fare gli altri due esami, ancora più difficili, nella prossima sessione di settembre, con un solo mese di tempo a partire da ora. Il terzo, poi, sarà quello di riuscire a preparare la tesi in un mesetto scarso, ad ottobre. Sempre se avrò un relatore. Quello a cui avevo chiesto la tesi mi aveva detto “torna quando avrai finito tutti gli esami”, ma ora pare che si sia riempito e che non accetti più tesisti -.- E siccome tutti gli altri professori bisogna prenotarli almeno sei mesi prima, se non un anno prima, rischio di slittare a marzo (con un'altra rata da pagare). Bah, speriamo bene.

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