martedì 19 giugno 2012

Good work

È un periodo di tempo che la mia relazione con il tempo è diventata incredibilmente stabile ed ordinata. E me ne stupisco, visti i precedenti conflittuali. Da circa un mese e mezzo forse, lo stesso tempo che è passato da quando ho cominciato a frequentare la palestra. E forse è stata proprio la palestra a generare questo effetto. Incredibile, non è vero? Io non andrei mai a pensare che una cosa come la palestra possa determinare cambiamenti così profondi in questo tipo di ambiti. Anzi, pensavo che l’essermi preso l’impegno giornaliero con l’allenamento mi avrebbe portato via un infinità di tempo in un periodo d’esami importante come questo (mi sto giocando se laurearmi a dicembre o a marzo, con questi esami). Ed invece…
Fondamentalmente la palestra mi toglie circa quattro ore al giorno, che non sono poche, nel periodo in cui solitamente sono più produttivo: il pomeriggio. Praticamente so che qualsiasi cosa dovrò fare, qualsiasi cosa dovrò studiare, dovrò farla entro le cinque del pomeriggio, perché dopo andrò in palestra e finirà la giornata. Pensavo che questo avrebbe comportato un grandissimo problema, che avrei cominciato a perdere giornate senza concludere niente, ed invece non è così che sta andando. Sto riuscendo comunque a studiare quanto vorrei. Se mi prefiggo di fare un tot di pagine, o di arrivare ad un certo punto, ci riesco, che io abbia tutta la giornata o che abbia solo fino alle cinque. Probabilmente riesco a concentrare meglio il tempo. Certo, se avessi anche dopo le cinque potrei (e forse dovrei) studiare molto di più, ma mi sta bene anche così. Inoltre sto trovando anche il tempo per dormire molto, eventualmente per uscire, e, da un paio di giorni, di farmi addirittura qualche partita alla play. Anche Serena ha ormai il suo spazietto di tempo ritagliato per lei: il fine settimana non ho la palestra, e mentre uno dei due giorni se ne va per lavorare in pizzeria, l’altro è per lei, come in un perfetto meccanismo ad incastro. Le uniche cose per le quali al momento non riesco a trovare il tempo sono le uscite con gli amici, il mare, e la scrittura, che siano post o diari (il vuoto di questi giorni non è per mancanza di ispirazione).
È così che mi sto dividendo la giornata al momento. La mattina se riesco ad alzarmi ad un orario decente comincio ad anticiparmi un po’ di studio, altrimenti dormo fino quasi all’ora di pranzo. Dall’ora di pranzo fino a quando non vado in palestra mi chiudo sullo studio, e riesco sempre a finire pelo pelo. Se trovo il tempo di farmi una partita alla play, questo solitamente è subito prima di pranzo. Poi da palestra torno tardi, solitamente alle nove o alle dieci. Tempo che mangio si fa tardi, ma posso stare tranquillo perché niente mi corre più dietro: quello che dovevo studiare l’ho studiato nel primo pomeriggio, quindi mi sento in pace con me stesso, e posso dedicarmi a tutto quello che voglio senza sensi di colpa. Ecco quindi che la sera e la notte diventano un momento di relax nel quale posso chattare, vedere anime, eventualmente scrivere, o altrimenti uscire. E mi sento veramente bene, come se in una giornata riuscissi a fare tutto quello che voglio. Roba che magari, avendo tutta la giornata libera, butterei il tempo oziando davanti al pc o annoiandomi e comincerei a scrivere post del tipo “che schifo passare tutta la giornata dentro casa”. Ora che devo andare in palestra a piedi ho addirittura un ora di passeggiata assicurata al giorno: una pacchia.
Speriamo che duri un altro po’: questo “ordine” mi rilassa.

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