Mi sono laureato.
Ancora non mi sembra vero, non riesco a realizzare. Ma
quando lo farò, sarà sicuramente una grandissima liberazione. Cinque anni di
elementari, tre di medie, cinque di superiori, cinque di università. Erano
diciotto anni che non ero libero da un impegno così grande come quello della
scuola, dello studio. Da sempre, potrei dire, visto che prima di questi
diciotto anni della libertà non sapevo nemmeno cosa farne, cosa fosse, quanto
valesse, come sfruttarla. Da oggi sarà un mondo tutto nuovo. Ma, come mi
dicevano proprio stasera, devo sempre tenere a mente che non si tratta della
fine, ma solo dell’inizio.
Credo che da questo momento in poi cambieranno molte cose
nella mia vita. E non intendo dire che da domani potrò andare a mare o che
potrò concentrarmi di più sulla scrittura. Non parlo di libertà, e non parlo nemmeno
di conseguenze immediate. Questi cambiamenti credo che avverranno tra mesi,
forse anche un anno. Venendo meno lo studio, che prima aveva un ruolo così
grosso ed invadente nella mia vita, è normale che da ora in avanti cambieranno
molte delle priorità che avevo. Molti degli equilibri e molti dei bisogni non
saranno più gli stessi. La bilancia potrebbe cominciare a pendere più da una
parte che da un'altra rispetto a come era prima. E con il tempo (perché sono
cambiamenti che hanno bisogno di mesi per essere assimilati) potrei rendermi
conto che ciò che ho adesso non sarà più adatto alla nuova situazione, alle
nuove esigenze, che molte cose non mi soddisferanno più, che non saranno più idonee,
necessarie. È a quel punto che potrei decidere di cambiare molte cose.
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