giovedì 18 luglio 2013

Mi sono laureato

Mi sono laureato.
Ancora non mi sembra vero, non riesco a realizzare. Ma quando lo farò, sarà sicuramente una grandissima liberazione. Cinque anni di elementari, tre di medie, cinque di superiori, cinque di università. Erano diciotto anni che non ero libero da un impegno così grande come quello della scuola, dello studio. Da sempre, potrei dire, visto che prima di questi diciotto anni della libertà non sapevo nemmeno cosa farne, cosa fosse, quanto valesse, come sfruttarla. Da oggi sarà un mondo tutto nuovo. Ma, come mi dicevano proprio stasera, devo sempre tenere a mente che non si tratta della fine, ma solo dell’inizio.


Credo che da questo momento in poi cambieranno molte cose nella mia vita. E non intendo dire che da domani potrò andare a mare o che potrò concentrarmi di più sulla scrittura. Non parlo di libertà, e non parlo nemmeno di conseguenze immediate. Questi cambiamenti credo che avverranno tra mesi, forse anche un anno. Venendo meno lo studio, che prima aveva un ruolo così grosso ed invadente nella mia vita, è normale che da ora in avanti cambieranno molte delle priorità che avevo. Molti degli equilibri e molti dei bisogni non saranno più gli stessi. La bilancia potrebbe cominciare a pendere più da una parte che da un'altra rispetto a come era prima. E con il tempo (perché sono cambiamenti che hanno bisogno di mesi per essere assimilati) potrei rendermi conto che ciò che ho adesso non sarà più adatto alla nuova situazione, alle nuove esigenze, che molte cose non mi soddisferanno più, che non saranno più idonee, necessarie. È a quel punto che potrei decidere di cambiare molte cose.

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