sabato 13 luglio 2013

Bolle di sapone

Sono già due o tre volte che, tornando dalla palestra, la sera, trovo un signore in piazza. Non so se sia un artista di strada, ma si è inventato un sistema molto semplice per creare delle gigantesche bolle di sapone. Una volta mi sono fermato a vedere, e gliene ho vista fare una grande quanto un automobile. Questa si è messa a fluttuare nell’aria leggera, morbida. Faceva difficoltà a mantenere una forma sferica, quindi tutta la sua superficie si muoveva in modo ondoso ed irregolare: si stringeva, si riallargava, curvava, gli si facevano bozzi qui e li. E nel frattempo, lucida com’era per il sapone, rifletteva tutti i colori metallizzati dell’arcobaleno. Sembrava avere vita propria, sembrava una qualche specie di forma aliena, è stato uno spettacolo meraviglioso il solo vederne una.
Tutte le volte che passo lì, trovo un infinità di bambini che saltano e giocano intorno a lui cercando di rincorrere e catturare la bolla. L’ultima volta aveva anche modificato il suo attrezzo in modo da fare tante piccole bolle invece che una grossa. E tutte le volte trovare questa scena mi fa sorridere. Non so se sia un artista di strada, non mi pare di aver visto bicchieri per le monetine, anche se ammetto di non averci fatto caso. Magari lo fa solo per far divertire i bambini. In tal caso sarebbe veramente una persona da stimare.

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